venerdì 19 settembre 2014

Recensione - Si alza il Vento di Hayao Miyazaki

"Si alza il vento" è l'ultimo film targato studio Ghilbi scritto e diretto da Hayao Miyazaki.
Il maestro Miyazaki è noto per altri suoi film come "La città incantata" e "La principessa Mononoke" o "Il mio vicino Totoro".
Questo film, che lui dice essere il suo ultimo, è la storia di Jiro Horikoshi, che fu progettista di aerei presso la Mitsubishi negli anni 30-40.
Jiro è un personaggio veramente esistito ed è la prima volta che un film di animazione rende omaggio ad un personaggio del genere ossia ad un ingegnere appassionato di volo, che nonostante non potesse pilotare un aereo per via della sua miopia poteva sognare di crearne uno.






Anche se nel film non è chiaro lui è stato uno dei progettisti del caccia giapponese Zero, quello famosissimo che avete visto in "Pearl Harbour", questo caccia quando fu messo in produzione era talmente innovativo che gli Usa pensavano che non fosse possibile che i giapponesi avessero recuperato il loro divario tecnologico in campo aereo in così poco tempo.


Questo film narra la storia del protagonista sia dal lato della passione per gli aerei sia dal lato affettivo, nel film assistiamo agli eventi che lo porteranno a sposarsi.
Quello che però trionfa su tutti è la passione per il volo, Miyazaki accanto al protagonista Jiro inserisce una specie di mentore, una persona che esiste sul serio ma Jiro incontra solo nei suoi sogni, perché anche questa persona ha il suo stesso sogno.
Egli non altri che, udite udite, Giovanni Battiste Caproni (1886-1957).


 

 A molti il nome non dirà nulla a parte che si tratta di un italiano, ebbene l'ingegner Caproni è stato uno dei pionieri del volo in Italia, ha progettato e realizzato tantissimi aerei ma uno su tutti mi ha colpito, il Caproni CA 60, quello che si vede nel film, quel mostro con ben 9 paia di ali è esistito veramente e ha anche volato.



Purtroppo come nel film si è schiantato al suo secondo volo, non fu più riparato ed oggi qualche pezzo sopravvive in un museo.
Caproni lo aveva progettato come un idrovolante capace di portare 100 persone fino negli stati uniti, nessuno sa se ce l'avrebbe fatta ma era il suo sogno e se fosse riuscito probabilmente avrebbe cambiato la storia dell'aviazione.
Caproni è stato anche il primo in Italia a sperimentare i motori Jet sui suoi aerei ma era tlmante avanti che non fu mai compreso a pieno.
Comunque il film è pieno di aerei di Caproni realmente esistiti, eccone alcuni.

Caproni Ca 32 - Bombardiere - prima guerra mondiale



Caproni CA 90



Caproni CA 41



Quindi un film che racconta una storia vera di passione per il volo, molto ben documentata e che contribuisce a far conoscere un pioniere italiano dell'aviazione che pochi ricordano.
Ricordo di aver visto i progetti di questi aerei al museo Mitaka, sicuramente Miyazaki adora lo stile dell'ingegner Caproni e so anche che è in contatto con il nipote dello stesso.

Concludendo non è un film epico come Porco Rosso ma è comunque un film denso di significato.





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