mercoledì 16 marzo 2016

Non andate in quella banca: Banca Intesa - parte 2

Premessa
Con questa serie di post sulle banche voglio raccontare i motivi che mi hanno spinto ad abbandonare questi istituti, perché quando una banca si comporta male è giusto che diventi una EX-banca.
Vi lascio anche un mio video con dei consigli su come non farsi fregare dalle banche indipendentemente da che banca si tratta.

Situazione
Questi fatti risalgono a prima che Banca Intesa diventasse Intesa San Paolo, io spero per loro che abbiano cambiato rotta, io per non rimanerci scottato di nuovo per il momento la evito.
Non ricordo l'anno preciso ma parliamo del 2005 circa, avevo da tempo un conto con questa banca di tipo zero spese, zero interessi, in realtà il conto prevedeva un certo numero di operazioni gratuite al mese dopo di che iniziavi a pagarle ma per la mia operatività andava più che bene.
Aggiungo che tale conto forniva solo servizi allo sportello o al telefono, l'Internet banking era appena nato.

Cosa è successo
Un giorno arriva una comunicazione unilaterale dalla banca che il conto verrà messo a pagamento e se non si è d'accordo si può chiuderlo senza spese.
Ora se una banca decide di farlo è una sua scelta, quello che mi lasciò stupefatto fu la tipologia di conto che doveva sostituire un conto che in pratica non costava nulla.
Quello che fu presentato era a mio dire il "conto anti democratico" in pratica un conto "meno hai e più spendi", io non so quale genio avesse partorito un'idea del genere ma col senno di poi spero non lavori più in banca.

In pratica il conto prevedeva delle fasce di costo annuale a seconda della giacenza media, si andava da 0-500€ di giacenza media a cui corrispondeva il costo maggiore che non ricordo di preciso ma era oltre i 100€ fino a chi aveva più di 15.000€ (si quindicimila) il quale non pagava nulla.
Ma siamo pazzi?
Primo se uno ha pochi soldi e quindi una giacenza media bassa penso che pretendere che ne paghi 100 all'anno sia da veri ladri, già non ne ha e in più gli fai pagare il massimo?
Secondo se uno può permettersi di tenere 15.000 euro sul conto corrente per le spesucce non penso che pagare anche 200€ di spese di gestione annue gli cambi la vita.
Io non so a cosa pensasse l'ideatore di questa stupidaggine ma se lo scopo era quello di far scappare i clienti ci riuscirono benissimo, ricordo la fila di gente a chiudere i conti.
E ricordo pure che un paio di mesi dopo circa Banca Intesa mandò in onda degli spot il cui slogan era "vogliamo meritare di essere la tua banca", forse avevano capito di aver perso la fiducia dei clienti con la loro mossa geniale?
Aggiungo poi che se volevi l'Internet Banking potevi averlo ma pagandolo a parte perché "è un servizio" ah, e io che pensavo servisse a liberare gli sportelli, chissà come mai altre banche lo davano gratis.

Per finire, chiusi immediatamente il conto di Banca Intesa e passai a Bancoposta che all'epoca costava 39€ all'anno internet compreso e del quale sono ancora oggi cliente.
Posso capire che per offrire un conto tutto gratis devi essere una banca molto in gamba ma non puoi pensare di aumentare i costi a scapito di chi ha meno soldi e pretendere che questi restino tuoi clienti.

Banca Intesa, felice di essere un tuo EX-cliente.

Vedi anche la parte 1 di questa esperienza

Nessun commento:

Posta un commento