venerdì 19 gennaio 2018

Revisione sistema sanzionatorio

Il sistema con cui l'agenzia delle entrate irroga sanzioni per i mancati pagamenti delle imposte va rivisto in una nuova ottica.
Questo sistema era stato pensato contro gli evasori senza tenere conto che gli evasori la dichiarazione dei redditi non la presenta nemmeno.
Pertanto il sistema attuale punisce con sanzioni del 10% o del 30% i mancati pagamenti senza tenere conto che se il mancato pagamento è dovuto a mancanza di liquidità, aumentare gli importi da pagare non migliora di certo la situazione, anzi se la cosa si protrae su più anni porta il contribuente a indebitarsi al punto che non gli sarà mai possibile sanare la sua posizione.
In quest'ottica propongo le seguenti modifiche.


  • Sanzione ridotta dal 30% al 20% in caso il contribuente all'arrivo dell'avviso bonario ne abbia saldato almeno 1/4 del totale
  • In caso un contribuente abbia iniziato a pagare un avviso bonario ma non abbia saldato in toto l'avviso la sanzione al 30% verrà applicata solo sulla quota del tributo residuo e non su tutto l'importo come adesso accade.
  • Il controllo automatico della dichiarazione del contribuente deve avvenire nel momento stesso in cui viene presentata e non un anno dopo, se, dopo il controllo, risultassero degli errori nei versamenti il contribuente potrà sanarli immediatamente con il normale ravvedimento operoso.
  • Un contribuente che abbia un imponibile inferiore ai 12.000 euro avrà le sanzioni ridotte delle metà in automatico.
  • Un contribuente che abbia un imponibile inferiore a 8000 euro avrà le sanzioni ridotte ad un quarto in automatico.
Queste norme renderebbero il sistema sanzionatorio più equo nei confronti dei cittadini consentendo di sanare le loro posizioni senza passare per alcun condono.

Nessun commento:

Posta un commento