giovedì 11 ottobre 2018

Pace fiscale inutile nelle controversie

E ci risiamo con la "pace fiscale", provvedimento molto atteso che purtroppo il governo ha disatteso.
Già non basta che da un saldo a stralcio, che tanto bene avrebbe fatto agli "Evasori della Minchia", sia stato eliminato finendo per prendere tutti per il culo con una rottamazione Tris, in pratica identica a quelle del governo Renzi.
Adesso ci hanno messo pure la presa per il culo sulle liti tributarie.
La bozza di "pace fiscale" prevede infatti che in caso di contenzioso (processo) con l'Erario se il contribuente vince può pagare:

  • 50% se ha vinto il primo grado
  • 30% se ha vinto il secondo grado
  • 0% se ha vinto il terzo grado

Il pagamento eviterebbe di proseguire nei gradi di giudizio.

MA SIAMO PAZZI!!!

Primo, se io contribuente faccio ricorso contro una richiesta di soldi da parte dello stato è perché sono convinto che quei soldi non li devo dare, quindi perché dovrei pagare il 50% o il 30% se sono certo che a te, stato ladro, non devo dare niente?
In pratica dovrei pagare rinunciando ai miei diritti?
Oppure questa è solo un'operazione che favorisce i veri evasori che magari hanno vinto solo per qualche cavillo e sanno che uno dei gradi di giudizio potrebbe nuocergli?

Secondo, se vinco il giudizio in primo grado vuol dire che la mia pretesa di non pagare può essere corretta per cui continuerò con l'obbiettivo di non pagare nulla.
A maggior ragione se ho già vinto due gradi di giudizio.
Al massimo pagherei solo nel caso il costo del giudizio successivo fosse paragonabile a quanto dovuto con lo sconto, esempio se lo stato vuole 2000 e un processo costa 700 pagare 500 dopo il primo grado sarebbe conveniente, se invece la pretesa fosse 10000 sarebbe più conveniente spendere 700x3 per i vari gradi di giudizio.

Terzo, questo è un ricatto bello e buono, quando lo stato chiede cifre non dovute l'ingiustizia è sempre dietro l'angolo, si perché spesso il ricorso dopo il primo grado viene fatto anche se lo stato è certo di perdere, è un modo bastardo per fiaccare il contribuente e costringerlo a cedere.
Il governo dovrebbe piuttosto cambiare le norme che regolano i processi, se io e lo stato entriamo in contenzioso lui può portarmi attraverso tutti e tre i gradi di giudizio certo che non pagherà mai nulla mentre io se perdo un grado sono quasi spacciato.
Perché invece non facciamo che se il contribuente vince tutti e tre i gradi allora sarà lo stato a dargli indietro la cifra che lui pretendeva?
Magari così i funzionari ci penserebbero due volte prima di presentare ricorso solo per rompere le balle.

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