lunedì 29 luglio 2019

Ticketone la beffa continua

E rieccoci a parlare di Ticketone, avevo già parlato in questo articolo di come vengono calcolati e incidono alcuni costi sul prezzo e come la stampa a casa dei biglietti nonostante faccia risparmiare soldi a loro non li faccia per nulla risparmiare a te.

Prendo spunto dal concerto annullato di Lorena McKennitt per porre l'attenzione su una fregatura insita nel sistema di rimborso di Ticketone.
Premesso che in base al loro regolamento se un evento viene annullato si ha diritto al rimborso solo del prezzo del biglietto e di quello della prevendita ma non della "commissione di servizio".
Nel mio caso su un ordine di 110,34€ mi saranno rimborsati, si spera, solo 104€ perché 6,34€ sono la "commissione di servizio" a cui pare non abbia il diritto al rimborso.
Si potrebbe discutere della cosa ma non è di questo di cui voglio parlare.

La fregatura più grossa deve ancora venire ed è solo per chi il biglietto se lo è fatto spedire.
Di solito preferisco ritirarli in loco in quanto, come spiegato nell'altro articolo, stamparseli a casa costa e farseli spedire a casa pure di più, già gli ho dato oltre 6€, dargli pure il sangue non se ne parla.
Ebbene chi se lo è fatto spedire a casa per evitare la coda al ritiro ha una doppia fregatura.

In primo luogo ha speso 9€ oltre al resto (di solito costa all'incirca così) per farseli spedire a casa, questi soldi non gli verranno ridati per cui se io ci rimetto 6€ chi ha avuto l'idea di farseli spedire ce ne rimette 15€

In secondo luogo, se ti sei fatto spedire i biglietti del concerto a casa per avere il rimborso dell'evento annullato li devi rispedire, con raccomandata con ricevuta di ritorno, a Ticketone.
Capita la beffa?, oltre a rimetterci 15€ devi pure sborsare altri 6,50€ per la raccomandata, alla fine ci rimetti ben 21,50€ , ma siamo matti?

Quindi chi ha fatto solo l'ordine online ha il rimborso in automatico senza alzare un dito mentre chi se li è fatti spedire a casa se non alza le chiappe e va in posta il rimborso non lo vedrà mai.
Che poi a dirla tutta dato che si tratta comunque di un acquisto online Ticketone conosce chi li ha  acquistati e come rimborsarlo e sa benissimo che passata la data nessuno potrebbe mai riutilizzare quei biglietti, allora perché diavolo li rivuole indietro?
Cosa se ne fa li sbianchetta e li ricicla per una altro evento oppure spera che la McKennitt faccia un concerto nella stessa data e stesso anno ma nel prossimo secolo?
Che senso ha costringere un cliente, a rimandare indietro a sue spese dei biglietti ormai inutili?
Se proprio Ticketone deve star certo che i biglietti siano stati distrutti non bastava chiedere una foto degli stessi tagliati come si fa per le carte di credito?

A pensar male si fa peccato ma a me sembra la classica procedura burocratica per farti passare la voglia di chiedere un rimborso, qui si parla di biglietti di un certo valore ma se fosse stato un evento più economico magari qualcuno avrebbe trovato meno conveniente andare fino alla posta, e fare la coda per avere indietro pochi euro.

Purtroppo Ticketone è quasi un monopolio e ci tocca sottostare a queste stupide regole, comunque non manco di usare la concorrenza ogni volta che posso.



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