lunedì 7 novembre 2016

Rottamazione cartelle equitalia - Punite le buone intenzioni

Pochi giorni fa il governo ha emanato le regole per la rottamazione delle cartelle, esonerando di fatto chi si avvarrà della rottamazione delle sanzioni.
Purtroppo però si è dimenticato di chi per evitare una cartella ha preferito magari pagare a rate un avviso bonario.
In breve come funziona il giro della cartella.

Avete presentato nel 2013 una dichiarazione ma non avete pagato, ad esempio, 8000 euro di tasse tra IVA e IRPEF (i contributi INPS non verranno conteggiati in quanto fanno un giro diverso).
Se nel 2015 vi arriva la cartella avrete tre voci da pagare:

Imposta evasa: 8000€
Sanzioni (30%): 2400€
Interessi di mora (circa): 800€
Aggio (3% se si paga entro 60 giorni): 240€

TOTALE: 11.440€

Se invece il contribuente avesse voluto pagare al ricevimento dell'avviso bonario per usufruire delle sanzioni ridotte avrebbe pagato, ammesso di voler pagare in 20 rate trimestrali:

Imposta evasa: 8000€
Sanzioni (10%): 800€
Interessi di mora (circa): 300€

TOTALE: 9.100€

A questi valori vanno aggiunti gli interessi maturati dalle rateazioni che però escludo per semplificare.
Ora è ovvio che il contribuente che paga al ricevimento dell'arviso bonario oltre a dimostrare l'intenzione di saldare il conto usufruisce anche di uno sconto, infatti risparmia 2340€ rispetto alla cartella esattoriale.
Cosa accade però adesso con la rottamazione, in pratica chi aveva pagato l'avviso paga uguale mentre chi aveva atteso la cartella adesso pagherà:

Imposta evasa: 8000€
Sanzioni (condonate): 0€
Interessi di mora (condonate): 0€
Aggio (3% se si paga entro 60 giorni): 240€

TOTALE: 8.240€

Quindi a chi rottama la cartella risparmia ben 3200€ ma sopratutto risparmia 860€ rispetto a chi invece ha cercato di pagare subito.
Una bella ingiustizia, a saperlo prima in molti casi era meglio attendere la più costosa cartella che armarsi di buono volontà e cercare di pagare appena possibile.
La morale della favola è che il contribuente onesto è sempre quello che ci rimette, a questo punto la voglia di non pagare più le tasse e passare al lavoro in nero è tanta perché diventa l'unico modo per sfuggire a questo sistema ingiusto.

Il problema vero non è Equitalia ma l'attuale sistema sanzionatorio che punisce tutti indiscriminatamente e un sistema di tassazione che non tutela adeguatamente chi guadagna poco.
I veri evasori i guadagni non li dichiarano affatto, se un contribuente dichiara delle cifre e poi non paga le tasse o si è dimenticato oppure non aveva i soldi per pagare e quindi aggiungergli altro debito tramite le sanzioni non fa altro che peggiorare la sua situazione.

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