Pochi giorni fa il governo ha emanato le regole per la rottamazione delle cartelle, esonerando di fatto chi si avvarrà della rottamazione delle sanzioni.
Purtroppo però si è dimenticato di chi per evitare una cartella ha preferito magari pagare a rate un avviso bonario.
In breve come funziona il giro della cartella.
Avete presentato nel 2013 una dichiarazione ma non avete pagato, ad esempio, 8000 euro di tasse tra IVA e IRPEF (i contributi INPS non verranno conteggiati in quanto fanno un giro diverso).
Se nel 2015 vi arriva la cartella avrete tre voci da pagare:
Imposta evasa: 8000€
Sanzioni (30%): 2400€
Interessi di mora (circa): 800€
Aggio (3% se si paga entro 60 giorni): 240€
TOTALE: 11.440€
Se invece il contribuente avesse voluto pagare al ricevimento dell'avviso bonario per usufruire delle sanzioni ridotte avrebbe pagato, ammesso di voler pagare in 20 rate trimestrali:
Imposta evasa: 8000€
Sanzioni (10%): 800€
Interessi di mora (circa): 300€
TOTALE: 9.100€
A questi valori vanno aggiunti gli interessi maturati dalle rateazioni che però escludo per semplificare.
Ora è ovvio che il contribuente che paga al ricevimento dell'arviso bonario oltre a dimostrare l'intenzione di saldare il conto usufruisce anche di uno sconto, infatti risparmia 2340€ rispetto alla cartella esattoriale.
Cosa accade però adesso con la rottamazione, in pratica chi aveva pagato l'avviso paga uguale mentre chi aveva atteso la cartella adesso pagherà:
Imposta evasa: 8000€
Sanzioni (condonate): 0€
Interessi di mora (condonate): 0€
Aggio (3% se si paga entro 60 giorni): 240€
TOTALE: 8.240€
Quindi a chi rottama la cartella risparmia ben 3200€ ma sopratutto risparmia 860€ rispetto a chi invece ha cercato di pagare subito.
Una bella ingiustizia, a saperlo prima in molti casi era meglio attendere la più costosa cartella che armarsi di buono volontà e cercare di pagare appena possibile.
La morale della favola è che il contribuente onesto è sempre quello che ci rimette, a questo punto la voglia di non pagare più le tasse e passare al lavoro in nero è tanta perché diventa l'unico modo per sfuggire a questo sistema ingiusto.
Il problema vero non è Equitalia ma l'attuale sistema sanzionatorio che punisce tutti indiscriminatamente e un sistema di tassazione che non tutela adeguatamente chi guadagna poco.
I veri evasori i guadagni non li dichiarano affatto, se un contribuente dichiara delle cifre e poi non paga le tasse o si è dimenticato oppure non aveva i soldi per pagare e quindi aggiungergli altro debito tramite le sanzioni non fa altro che peggiorare la sua situazione.
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