giovedì 24 maggio 2018

Fare il rider ai miei tempi (altro che Foodora)

Prima dell'avvento dei Riders di Foodora e Deliveroo esisteva già un mestiere molto simile nelle dinamiche, un lavoro dove lavoravi quando volevi, ti pagavano a consegna e non a ore ed era il vero lavoro occasionale.
Sto parlando dei "Ragazzi del Pony Express" (da non confondere con il film)

Il Pony express
Durante gli anni 80/90 nelle grandi città vi erano dei servizi di consegna documenti rapidi chiamati "Pony Express", nome preso da un'azienda di consegne americana che due secoli fa aveva inaugurato in sistema a cavallo per la consegna di posta da una costa all'altra.
Il servizio cittadino di Pony Express faceva affidamento su ragazzi che con il loro motorino effettuavano le consegne, l'accesso a questo tipo di lavoro era libero, ne senso che non firmavi alcun contratto bastava presentarsi con un motorino, lasciare i propri dati, dopo una breve spiegazione di come funzionava il lavoro si iniziava.
Ad ognuno veniva dato un pettorale, una radiotrasmittente tipo CB (i cellulari erano agli inizi e molto costosi) e una borsa e via ci si lanciava in giro per Milano a far consegne.
Ho fatto questo lavoro per pochi mesi, mi serviva giusto per raccogliere i soldi necessari per pagarmi le ferie, non volevo infatti gravare sui miei genitori, ricordo che lavorai per un'azienda chiamata "Moto Taxi".
Andavo in un posto vicino a porta Romana dove c'era la loro sala radio, dentro un cassone trovato pettorale e borsa, poi andavo in sala radio, li mi davano la trasmittente e i primi ritiri da effettuare in una zona di Milano.
Per radio non mi chiavano per nome ma con un identificativo, io ero P12.
Devo dire che la cosa interessante di questo lavoro è che era veramente "occasionale" infatti non esisteva l'obbligo di andare a lavorare, se una mattina  avevo altro da fare o semplicemente non avevo voglia bastava non andare a lavorare e nessuno mi avrebbe biasimato.
Quando mi presentavo poi decidevo io fino a quando lavorare, l'unico vincolo era terminare le consegne che avevo preso e basta.
Come già detto le prime consegne le prendevo direttamente in sede, ritiravo i plichi e li consegnavo agli indirizzi scritti sopra, mi portavo una mappa dietro per pianificare i percorsi in modo da ottimizzare la strada da fare, altro che google maps, Tuttocittà era la mia guida.
Nel giro della giornata poi altre consegne mi venivano date via radio fino a che non decidevo di terminare.
La mia giornata tipo prevedeva un orario 8:30 -17:00 nella quale riuscivo a effettuare 10/12 consegne, dipendeva molto da quanta strada dovevo fare e da quanto conoscevo le zone della città dove mi mandavano, infatti non avevo una zona di riferimento ma spaziavo sull'intera Milano.
La paga non era alta ed era "a consegna" infatti prendevo 3.500 lire a consegna che aumentavano in caso di pioggia, la benzina però era a mio carico, se quindi in una giornata con 10/12 consegne guadagnavo dalle 35.000 alle 42.000 lire dovevo poi sottrarre 5.000 di miscela che puntualmente andavano via per cui il guadagno oscillava dalle 30.000 alle 37.000 mila lire.
Tradotto in termini di euro odierni probabilmente avrei preso dai 30 ai 37 euro al giorno, calcolando 20 giorni lavorabili al mese si tratta di un guadagno mensile tra i 600 e i 740 euro.
Ovviamente avevo colleghi più bravi che facevano di più ma loro la città la conoscevano al millimetro e non dovevano perdere tempo ad aprire spesso la cartina come facevo io, si parlava di gente che al mese riusciva a fare anche il doppio delle mie consegne.
La cosa che però ci tengo a sottolineare è che questo genere di lavoro era pensato proprio per chi cercava qualcosa di "occasionale", non essendoci obblighi di orario ne di presenza e nemmeno di durata, avrei potuto lavorare anche solo un mese o un anno a loro non faceva differenza.

Cosa centra il paragone con Foodora?
Per come la vedo io anche Foodora offre la stessa cosa, un lavoro che non ha obblighi, da quello che ho visto un rider può dare la disponibilità per un certo turno ma nessuno lo obbliga a lavorare una giornata se non ne ha voglia basta non prenotare turni.
Quindi come per il pony chiunque può lavorare quando vuole, negli orari che vuole (compatibilmente con la disponibilità di turni) e si viene pagati a singola corsa, inoltre usando la bici ed essendo limitati ad aeree urbane definite non hanno nemmeno il costo della benzina da mettere in conto.
Mi fa specie sapere che alcuni si lamentano del lavoro dicendo che non hanno ferie malattie o che sono sfruttati.
A parte che prendono più di quello che prendevo io, nel parlare del fenomeno si è persa di vista la cosa più importante, non è un lavoro subordinato, non stiamo parlando di call center dove devi fare tante ore senza tutele e senza poter contare su uno stipendio in quanto ti pagano a risultato, stiamo parlando di un lavoro pensato per avere pochissimi vincoli che ti paga ad lavoro effettivo e che puoi fare nel tempo libero.
Se qualcuno ha pensato che fare il Rider di Foodora sia al pari di un lavoro a tempo pieno ha semplicemente sbagliato punto di vista, e poi diciamoci la verità, ai miei tempi a fronte di una consegna che il cliente pagava dalle 9000 alle 14000 lire noi ne prendevamo solo 3500 meno della metà, un rider a fronte di una consegna che io pago 2,50€ ne prende 3,50€ , l'euro in più arriva dalla percentuale che Foodora prende al ristoratore che prepara i piatti, una percentuale del 15-20%, quindi per un ordine di 25€ di pappa Foodora ne guadagna al massimo 5€ quindi 4 se uno lo da al Rider, ero certamente più sfruttato io.

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